La moschea colpita Makki di Zahedan si trova nel sud est dell’Iran, un’area a forte concentrazione dell’etnia Baluci.
Continuano le proteste da parte delle autorità iraniane, che hanno attaccato la moschea Makki di Zahedan, a Sistan-Baluchistan nel sud est dell’Iran, dove ogni venerdì da settembre avvengono dimostrazioni anti governative.
Le repressioni dell’Iran
Gli attivisti hanno parlato di arresti e pestaggi avvenuti nella moschea da parte delle forze di sicurezza. Migliaia di persone tentavano di partecipare alla preghiera del venerdì nell’edificio religioso, dove è concentrata l’etnia Baluci.
Non è chiaro se sia stato possibile celebrare la preghiera, ma a causa di un attacco a internet lo streaming del sermone del predicatore sunnita Mowlavi Abdolhamid Ismaeelzahi non è stato trasmesso. Le critiche animate dei mesi precedenti, hanno sempre condannato le azioni violente contro chi veniva arrestato per aver partecipato alle manifestazioni.
Oggi la Corte d’appello ha confermato la condanna a cinque anni di reclusione, con divieto di espatrio, per Faezeh Hashemi Bahramani Rafsanjani, attivista 60enne per i diritti delle donne e figlia dell’ex presidente iraniano Akbar Hashemi Rafsanjani. Fu arrestata lo scorso settembre, accusata di propaganda contro il sistema e blasfemia per avere incitato le proteste scoppiate per il velo.